Benefici per la salute per i ciclisti, anche nel mezzo del traffico urbano

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Utilizzare la bicicletta invece che l’auto per muoversi nei centri urbani, un’attività salutare, che, secondo quanto rivelato da un recente studio olandese, resta tale anche considerando i rischi di esposizione agli agenti inquinanti presenti nell’ambiente delle città per chi si sposta sulle due ruote.
Benefici che restano evidenti anche tenendo in considerazione il potenziale di rischio costituito dagli incidenti.
Una ricerca comparata, quella degli esperti olandesi che ha voluto considerare, attraverso dati provenienti da studi internazionali, i benefici acquistati con l’esercizio fisico della bicicletta con le minacce per la salute dovute all’inquinamento atmosferico ed ai rischi di incidenti stradali per le due ruote.

Il traffico aumenta il rischio di diabete

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Si sa già che l’inquinamento atmosferico provocato dal traffico aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, ed un recente studio tedesco ha appurato che può anche aumentare, nelle donne, il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Pubblicato online di recente su Environmental Health Perspectives lo studio comprendeva donne tedesche che vivono in aree industriali fortemente inquinate ed altre in regioni rurali con meno inquinamento. I ricercatori hanno analizzato 1.775 donne di età compresa tra 54 e 55 anni al momento dello studio, iniziato nel 1985. Tra il 1990 ed il 2006 187 donne hanno sviluppato il diabete di tipo 2, che spesso insorge nella mezza età.

Alcune polveri sottili più nocive per i bambini

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Le polveri sottili e le altre particelle liberate nell’aria dal traffico automobilistico sono tra le prime cause di affanno e tosse nei bambini sotto i due anni.
Un alto tasso di inquinamento atmosferico era già stato in precedenza identificato da diversi studi avere un legame evidente con i sintomi di asma nei bambini che vivono nelle aree urbane ad alto tasso di traffico, ma lo studio recentemente uscito sulla rivista American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine è il primo che ha centrato l’attenzione su quali di queste particelle potessero essere le più dannose.
I ricercatori infatti sostengono che vi sono diverse componenti nell’inquinamento atmosferico, ed ognuna di esse dovrebbe essere studiata per valutarne l’importanza sulle condizioni di salute della popolazione, in particolare dei più piccoli.