La notizia è di quelle rare ma davvero molto piacevoli. L’aspirina, come si era in realtà già intuito, avrebbe delle spiccate capacità preventive di varie forme neoplastiche.
L’idrocolonterapia è un trattamento per il lavaggio dell’intestino che viene citato per la prima volta in un documento egizio risalente a 3500 anni fa.
Oggi, questo trattamento si avvale di di modernissime apparecchiature ed è una pratica indolore e delicata che serve a curare i disturbi dell’apparato digerente e dell’intestino.
Chi ha la passione per le bibite gassate o il caffè potrà sentirsi rilassato scoprendo che secondo un recente studio realizzato alla Harward School of Medicine il consumo di caffè e bibite ricche di zuccheri non aumenta il rischio di tumore al colon.
Una ricerca resasi necessaria perchè in passato analoghi studi non erano stati in grado di dare una risposta alla questione. Quest’ultimo studio comparato su 13 studi condotti tra Nord America ed Europa, per un totale di 730 mila persone, delle quali 5600 affette da cancro al colon, ha quindi offerto una panoramica più ampia ed una serie di dati più certi in merito.
Un motivo per cui molte persone temono la colonscopia deriva dalla lunga e fastidiosa preparazione all’esame, che spesso richiede che il paziente debba bere un ingente quantitativo di liquido che ha la funzione di pulire l’intestino prima di procedere con l’ispezione con la sonda.
Un recente studio di settore ha però sperimentato una pillola che potrebbe risolvere il disagio.
Sono i ricercatori dell’Henry Ford Hospital ad aver testato una particolare pillola, che attualmente viene utilizzata come cura per la stipsi cronica, permettendo così al paziente di assumere solo la metà del liquido previsto.
I ricercatori continuano ad identificare nuovi fattori di rischio per il tumore al colon, ed in occasione del meeting annuale dell’Associazione americana per la Ricerca sul Cancro verranno posti all’attenzione della comunità scientifica internazionale.
Due sono i campi di studio su cui si è appuntata la ricerca, da una parte gli alti livelli di una proteina, C-reattiva, e l’altra la presenza nell’apparato intestinale di un batterio, helicobacter pylori.
Un cocktail chimico potrebbe essere in grado di distruggere le formazioni tumorali nel colon, che, sebbene benigne, possono trasformarsi in determinate condizioni in tumori maligni.
I polipi intestinali solitamente non sono maligni, ma resta forte il rischio che lo possano diventare. Ecco perchè i pazienti che presentano queste formazioni sono sottoposti ad intervento chirurgico per la loro rimozione e devono in seguito essere sottoposti a rigorosi controlli periodici.
La rivista Nature riporta lo studio di un team di scienziati americani dell’Università del Texas ha recentemente testato un cocktail di farmaci che potrebbe impedirne non solo la crescita ma anche contribuire a farli scomparire.
Una delle problematiche più comuni nell’individuazione di un tumore, ed in seguito del suo monitoraggio, è sempre stata quella di identificare un sistema di test e di analisi a basso costo ed efficaci, che potessero rendere rapidi ed affidabili diagnosi e monitoraggio dell’andamento del tumore.
Un handicap fino ad oggi superato con le scansioni TAC, che però hanno il difetto di poter individuare l’eventuale formazione tumorale solo quando essa raggiunge una certa dimensione, al di sotto della quale invece non è visibile. E questo è pregiudiziale per intervenire precocemente e quindi con maggior efficacia contro il tumore nello stadio iniziale della sua formazione ed anche in seguito per scoprire se esso si sia ulteriormente diffuso o se sia invece in regressione.