4 test screening tumore uomini

4 test di screening per il tumore che l’uomo dovrebbe fare

Gli uomini troppo spesso pensano che basti loro sottoporsi all’analisi del sangue per tracciare i valori del PSA per tenere sotto controllo l’insorgenza del tumore alla prostata e per stare tranquilli su tutti i fronti. In realtà il tumore alla prostata non è l’unica neoplasia a cui devono badare e per cui esistono degli screening che sono particolarmente indicati nella popolazione maschile. Ecco cosa occorre sapere.

4 test screening tumore uomini

Pacchetti di sigarette senza logo

Per quanto il fumo sia un vizio deprecabile, le cui conseguenze mortali dovrebbero indurre ogni persona a non cominciare o a smettere al più presto, come quotidianamente ricordato dalle pubblicità, dai medici, dalle campagne di informazione, dai messaggi impressi sugli stessi pacchetti di sigarette, è uno dei vizi più diffusi tra la popolazione italiana che, ogni anno, consuma circa 70 miliardi di sigarette.

Smettere di fumare riduce lo stress

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I vantaggi insiti nello smettere di fumare sono per molti versi già noti a tutti: riduzione del rischio di tumore, di problemi cardiaci ed altri problemi di salute. Una recente ricerca ha però evidenziato come smettere di fumare contribuisce anche a ridurre i livelli di stress, andando perciò a confutare la diffusa credenza che la sigaretta abbia un effetto rilassante ed anti-stress nel fumatore.

Vitamina B6 preserva dai tumori al polmone

vitamina B

Le persone che hanno alti livelli di un tipo di vitamina B nel sangue hanno un rischio minore di contrarre un tumore al polmone anche se sono fumatori.
E’ quanto risulta da uno studio compiuto su un campione di 400.000 persone, che ha valutato come alti livelli di vitamina B6, ed in particolare di un aminoacido, la metionina, riducono il rischio di circa la metà.

Una caratteristica genetica espone al rischio di tumore ai polmoni

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Un nuovo studio, condotto da ricercatori dell’Univerità di Cincinnati negli Stati Uniti ha dimostrato che le persone con una particolare caratteristica genetica hanno un rischio più elevato di sviluppare il tumore ai polmoni anche se solamente esposti al fumo passivo.
Questa variante genetica, secondo gli studiosi, che hanno coinvolto nello studio un campione molto ampio di popolazione, è un fattore di rischio in ogni caso, sia che si tratti di un fumatore accanito sia che si tratti di un fumatore moderato.

Smettere di fumare e probabilità di sopravvivenza con tumore diagnosticato precocemente

fumatore

Smettere di fumare dopo la diagnosi di tumore al polmone, se questo è in fase iniziale, può raddoppiare le probabilità che il paziente viva ancora almeno cinque anni.
Secondo Norman Edelman, responsabile medico dell’associazione statunitense American Lung Association, i dati sono molto interessanti e significativi. E del tutto inaspettati nella loro ampiezza.

I tumori al polmone scoperti in fase iniziale possono avere un tasso di guarigione compreso tra il 50 ed il 60%, il problema è che non oltre il 20% delle volte questo viene diagnosticato allo stadio precoce.

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