tumore prostata sopravvivenza cure

Tumore alla prostata, sintomi, cure e aspettative di vita

Il tumore alla prostata è una forma di neoplasia che colpisce la ghiandola prostatica, atta a secernere il liquido seminale fondamentale per trasportare e nutrire lo sperma. E’ tra i più comuni nel genere maschile. Nella maggior parte dei casi (ma non sempre purtroppo) le cellule cancerose crescono lentamente e rimangono confinate all’interno della prostata senza sviluppare rischi seri per la vita, permettendo una diagnosi in fase precoce e quindi una serie di possibili terapie favorevoli per la sopravvivenza. Scopriamone insieme i sintomi, i test di screening ed altri aspetti fondamentali.

 

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Nuovo test per tumore alla prostata

Da adesso in poi c’è un nuovo esame diagnostico che consente di poter identificare con maggiore accuratezza il tumore alla prostata nei pazienti con PSA elevato.

Il nuovo test consente anche di limitare il numero delle biopsie non necessarie. Il nuovo test si chiama 2pro PSA e phi ed è disponibile presso il Servizio di  Patologia  Clinica  dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma.

Tumore alla prostata e integratori alimentari

Soltanto pochi giorni fa, presentando i risultati di un’interessante ricerca condotta in Finlandia sui possibili danni derivanti dall’assunzione eccessiva e prolungata nel tempo degli integratori alimentari, dal quale sarebbe emersa la possibilità, per i consumatori abituali, di vivere meno a lungo rispetto a quanti fanno un uso coscienzioso dei suddetti, parlavamo dell’importanza di ricorrere agli integratori multivitaminici soltanto dietro prescrizione medica o di comprovata necessità clinica, a causa, per esempio, del mancato assorbimento, mediante l’alimentazione, dei principali principi nutritivi.

COSA SONO GLI INTEGRATORI ALIMENTARI

Un farmaco per prevenire i tumori alla prostata

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Un farmaco già utilizzato per combattere il tumore alla prostata è risultato ampiamente valido anche nella prevenzione del male.
Lo rivela un ampio studio, commissionato dalla GlaxoSmithKline , l’azienda produttrice del farmaco, il dutasteride.
I ricercatori hanno pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine i risultati della ricerca compiuta su un campione di più di 6500 uomini di età compresa tra i 50 ed i 75 anni di età ad alto rischio di tumore alla prostata per gli alti livelli di PSA trovati nel sangue ma ancora senza un tumore conclamato.
Ad una parte dei partecipanti è stato somministrato una dose giornaliera di farmaco, mentre ad un altro gruppo è stata somministrata una pillola innocua.

Infertilità fattore di rischio per il tumore alla prostata

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Un nuovo studio suggerisce che l’infertilità maschile può essere un segnale di rischio più elevato di cancro alla prostata aggressivo.
I risultati, pubblicati sulla rivista Cancer, si aggiungono a quelli di precedenti studi e ricerche che identificano nell’infertilità un importante fattore di rischio per problemi alla salute, e ribadiscono come gli uomini con questa specifica condizione dovrebbero esser strettamente monitorati, soprattutto in età adulta avanzata.
La ricerca ha monitorato 22.562 uomini in cura per problemi di infertilità tra il 1967 ed il 1998. Utilizzando modelli matematici i ricercatori dell’Università della California a San Diego hanno verificato che gli uomini con diagnosi di infertilità risultano avere una probabilità tre volte superiore di sviluppare il tumore alla prostata aggressivo, rispetto alla popolazione maschile in media.

Legame tra calvizie precoce e tumore alla prostata?

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Esiste un legame tra la calvizie precoce e la riduzione del rischio di tumore alla prostata? Sì, secondo un recente studio realizzato da ricercatori della Scuola di Medicina presso l’Università di Washington.
La ricerca, su un campione di 2000 uomini di età compresa tra i 40 ed i 47 anni e pubblicata sulla rivista medica Cancer Epidemiology, è riuscita a trovare un collegamento evidente tra alti livelli di testosterone, un ormone maschile, ed un ridotto rischio di tumori.
I ricercatori hanno diviso i pazienti, la metà dei quali soffrivano di tumore alla prostata, in due gruppi, a seconda che presentassero o meno segni di perdita di capelli e calvizie.
Gli uomini che già a 30 anni avevano iniziato a sviluppare un segno di calvizie e presentavano i segni più evidenti di caduta dei capelli risultavano avere un rischio di tumore alla prostata ridotto del 29-45%.
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