La puntura dell’anofele (malaria) utilizzata per immunizzarsi

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Grazie ad un coraggioso esperimento un’equipe di ricercatori europei, e più precisamente in Olanda, alla Radboud University di Nijmegen, hanno scoperto un sistema originale per sviluppare l’immunità nei confronti della malaria, utilizzando le zanzare stesse come veicoli del vaccino.
Ad un gruppo di 15 volontari di cui 10 direttamente coinvolti nell’esperimento ed altri 5 utilizzati come gruppo di controllo, è stata somministrata clorochina (un potente farmaco che è in grado di distruggere i parassiti una volta che essi si sono diffusi nel sangue umano) per un periodo di tre mesi.

l’influenza suina ritornerà con l’autunno

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Sebbene le notizie che riguardano l’influenza suina sono ormai relegate nei mezzi di informazione a piccoli trafiletti ed a brevi spot, in realtà la pandemia continua il suo corso, e ci sono forti preoccupazioni che, nell’emisfero occidentale, il prossimo autunno ci sarà un incremento delle infezioni, anche se ancora oggi gli esperti non ravvisano segni di pericolosità maggiore del nuovo ceppo influenzale.

Influenza suina, negli USA prodotto il primo vaccino

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Negli Stati Uniti un’azienda farmaceutica ha prodotto il primo vaccino contro l’influenza suina.
La società, Protein Sciences Corporation, con sede nel Connecticut ha vinto un primo contratto da 35 milioni di dollari con il governo americano, per sviluppare un vaccino contro l’influenza ed ha già prodotto 100.000 dosi la scorsa settimana.

Influenza suina: si passerà a livello 6?

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Nei prossimi giorni l’Organizzazione Mondiale della Sanità discuterà se alzare a 6 il livello dell’influenza suina nella scala di valutazione delle malattie epidemiche, dichiarando di fatto che ci si trova di fronte ad una pandemia.

Tumori: a buon punto la sperimentazione di un vaccino contro i linfomi

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Grandi passi avanti nell’individuazione di vaccini contro lo sviluppo dei tumori, un campo questo che finora non aveva ancora dato grandi risultati, ma che se un giorno dovesse averli rappresenterebbe una rivoluzione copernicana nel trattamento dei tumori.

Secondo i dati di due recenti studi clinici si può stimolare il sistema immunitario ad attaccare le cellule tumorali, ed i benefici di ciò sono stati provati su una serie di pazienti affetti da linfoma e melanoma ad uno stadio avanzato, tumori particolarmente insidiosi e mortali per cui fino ad oggi non sono state trovati trattamenti efficaci.

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