
Oltre il 55% dei pazienti con sclerosi multipla rivelano avere i vasi sanguigni del cervello ristretti rispetto al normale.
Un’anomalia scoperta in una recente ricerca condotta da ricercatori dell’Università di Buffalo, e che potrebbe in qualche modo essere associata alla sclerosi multipla, anche se gli esperti sostengono che sono dati ancora troppo parziali per poterlo affermare con assoluta certezza.
I risultati provengono da una serie di esami compiuti su 500 individui affetti da sclerosi multipla e da 161 individui sani coinvolti come gruppo di controllo.
Il team di ricercatori ha utilizzato l’ecodoppler per esaminare il flusso di sangue venoso nei pazienti in diverse posture, e la risonanza magnetica per individuare, nel cervello, i depositi di ferro.
Un’anomalia scoperta in una recente ricerca condotta da ricercatori dell’Università di Buffalo, e che potrebbe in qualche modo essere associata alla sclerosi multipla, anche se gli esperti sostengono che sono dati ancora troppo parziali per poterlo affermare con assoluta certezza.
I risultati provengono da una serie di esami compiuti su 500 individui affetti da sclerosi multipla e da 161 individui sani coinvolti come gruppo di controllo.
Il team di ricercatori ha utilizzato l’ecodoppler per esaminare il flusso di sangue venoso nei pazienti in diverse posture, e la risonanza magnetica per individuare, nel cervello, i depositi di ferro.