Uno studio portato avanti da un team di ricercatori del Moffitt Cancer Center, ha scoperto che potrebbe arrivare da un comune colorante solubile in acqua, il Rosa Bengala (usato per evidenziare le alterazioni organiche dell’apparato visivo), la cura per il melanoma.
Ad oggi il melanoma è il più pericoloso dei cancri della pelle, infatti è il tipo di cancro più difficile da curare ed è tra le prime cause di morte per questo tipo di tumori. Lo studio ha scoperto che iniezioni di una soluzione di Rosa Bengala potrebbero ridurre le dimensioni del cancro e anche la sua diffusione. Alla nuova soluzione acquosa è stato dato il nome di PV-10 e sono già stati svolti diversi test, che hanno dimostrato che può aumentare la risposta immunitaria nei casi di melanoma, così come il flusso sanguigno.
Come affermato dal dottor Shari Pilon-Thomas nel comunicato del Moffitt’s Immunology Program, diverse terapie iniettabili contro il melanoma sono state esaminate nel corso degli ultimi 40 anni, ma poche hanno mostrato i promettenti risultati che invece sono stati mostrati da questo ultimo studio.
Inizialmente i ricercatori hanno iniettato una dose singola di PV-10 in un gruppo di topi con melanoma, e si è registrata un’importante riduzione delle lesioni cutanee tumorali, oltre ad una riduzione del melanoma che si era diffuso ai polmoni. La soluzione ha prodotto una risposta immunitaria antitumorale. I ricercatori sostengono che può essere più sicura degli agenti immunologici che esistono attualmente.
Sulla rivista PLoS One è stata pubblicata la prima parte dello studio, attualmente sono in corso i primi test clinici su umani.