Diagnosi tumore con esame delle urine

E’ evidente che una diagnosi precoce è essenziale per qualsiasi patologia. A maggior ragione se si tratta di cancro: infatti le persone alle quali è stato diagnosticato un tumore dell’intestino, del pancreas o dello stomaco, a cinque anni dalla scoperta della malattia, presentano un tasso di sopravvivenza del 10%.

Trattasi ovvimente di tumori molto aggressivi, e nel caso vengano diagnosticati tardi, è difficile intervenire chirurgicamente in quanto sono ormai in fase molto avanzata. Holger Husi dell’Università di Edimburgo, insieme ad un team di ricercatori scozzesi, ha condotto uno studio sulle urine, identificando alcune proteine nei pazienti che sono in uno stato avanzato di tumore, che potrebbero essere utili nella fase di diagnosi precoce.

Sono stati confrontati campioni di urine di pazienti con tumore nel tratto gastrointestinale superiore, con quelli di soggetti sani, e sono state individuate 2 proteine, S100A6 e S1009, molto più presenti nelle urine dei pazienti malati rispetto ai campioni delle persone sane.

Lo studio successivo sarà incentrato nell’evidenziare la presenza di queste due proteine anche nelle urine di persone con un tumore nello stadio iniziale.

La prossima ricerca sarà effettuata su 1000 persone completamente sane, saranno seguiti un certo numero di anni ed in caso di rilevazione di qualche tumore in alcuni di loro, si andrà a verificare se era possibile scoprirlo attraverso una diagnosi precoce, proprio cercando la presenza di queste due proteine nelle urine.

Lo scopo di questi studi è quello di permettere l’individuazione dei tumori sempre prima possibile, in modo tale da poter intervenire precocemente con successo, e non più in uno stadio avanzato, dove poco ormai può essere fatto.