Un gruppo di ricercatori israeliani ha presentato il primo test del sangue in grado di predire con una sicurezza superiore ad altri test sperimentati in passato, lo sviluppo del tumore al colon-retto.
L’esame prevede la possibilità di identificare la presenza di una particolare proteina, denominata CD24, uno dei primi segnali della presenza di cellule tumorali ed uno dei maggiori responsabili dello sviluppo del tumore e della diffusione delle cellule cancerogene.
Lo screening è sicuramente efficace per l’individuazione precoce del cancro del colon-retto e per la prevenzione, sostengono i ricercatori, ma molte persone sono riluttanti a sottoporsi alla colonoscopia, un esame molto invasivo.
Il test del sangue quindi, continuano i ricercatori, potrebbe essere di grande aiuto nell’identificare le persone che effettivamente hanno bisogno di sottoporsi a questo esame, di fatto migliorando anche l’uso della colonoscopia come risorsa.
I ricercatori hanno testato in nuovo esame del sangue su 150 pazienti in attesa di essere sottoposti a colonoscopia.
I risultati sono stati notevoli in quanto ad accuratezza della diagnosi: 92,3% è stato il rilevamento preciso di anomalie e la capacità di individuare in specifico il male differenziandolo da altri possibili disturbi, con l’84,2% di sensibilità e l’89,2% di specificità nell’individuare la presenza di polipi che potrebbero evolvere in forme tumorali.
Sebbene siano necessari studi più ampi per valutare l’efficacia del test su un campione più grande di popolazione il nuovo test del sangue potrebbe in futuro essere impiegato con successo nello screening del tumore al colon-retto.