Uno studio americano suggerisce che i farmaci per curare la pressione alta possano aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno
Assumere farmaci contro l’ipertensione può essere pericoloso per le donne che vedono raddoppiare il rischio di sviluppare un cancro al seno.
Lo sostiene un recente studio condotto dai ricercatori statunitensi del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle e pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine.
Secondo lo studio le donne che assumono i farmaci contro la pressione alta da oltre un decennio hanno maggiori probabilità di vedersi diagnosticare un carcinoma mammario rispetto alle donne che non hanno mai assunto il farmaco.
Lo studio americano è il primo del genere che si è occupato degli effetti a lungo termine dei farmaci antipertensivi e della loro correlazione con il rischio di sviluppo di cancro al seno.
Lo studio è stato condotto su tre diversi gruppi di donne: 905 donne di età compresa tra i 55 e i 74 anni (a cui era stato diagnosticato un cancro al seno fra il 2000 e il 2008), 1.055 donne con diagnosi di cancro al seno lobulare e infine 891 donne senza cancro (il cosiddetto gruppo di controllo).
Di tutte le donne che hanno partecipato allo studio, quasi il 40% assumeva farmaci contro l’ipertensione e la maggior parte di loro era affetta da carcinoma mammario.
Le donne che presentavano il cancro al seno inoltre assumevano farmaci contro la pressione alta da oltre dieci anni o più, rispetto alle donne senza cancro.
Insomma i dati suggerirebbero chiaramente che chi segue un trattamento contro l’ipertensione vede raddoppiare la probabilità di sviluppare il cancro del seno, ma nonostante tutto gli esperti ci vanno cauti.
PILLOLA PER PREVENIRE IL CANCRO AL SENO?
Il professor Li, coordinatore dello studio, ha evidenziato non solo l’importanza del primo studio di genere a mettete in evidenza la possibile correlazione fra la terapia contro la pressione alta e lo sviluppo del cancro, al seno, ma ha anche sottolineato come non si tratti di dati definitivi.
E tra l’altro alcuni farmaci contro l’ipertensione in particolare, come diuretici e beta-bloccanti, sembrano non avere alcuna correlazione con lo sviluppo del cancro al seno.
Secondo gli studiosi la spiegazione è presto servita: in pratica è possibile che i farmaci calcio-antagonisti vadano a interferire con il naturale meccanismo di autodistruzione delle cellule malate aumentando naturalmente la possibilità che si sviluppi un cancro al seno.
Foto Thinkstock