Secondo gli autori, che hanno analizzato dati provenienti da un calcolo statistico realizzato su 515 pazienti affetti da tumore e seguiti per un arco temporale di 5 anni, dal 2001 al 2006, quasi il 12 per cento dei matrimoni finisce con un divorzio o di separazione, dopo che uno dei due coniugi sviluppa un tumore.
Lo studio rivela inoltre che nel 21% dei casi la coppia si separa quando è la donna ad essere malata, mentre nel caso contrario, la separazione avviene solo nel 3% dei casi.
La probabilità di separazione o di divorzio dunque sono sei volte superiori nel caso che sia la donna ad avere il tumore.
I ricercatori hanno osservato che tale fenomeno è più evidente nelle coppie giovani, quelle che hanno una storia relazionale in comune più breve, mentre le coppie sposate da lungo tempo sembrano reggere meglio l’impatto provocato dall’insorgere di tumori in uno dei due partner.
I risultati di tale studio possono, secondo gli autori, essere applicati generalmente a tutte le coppie coinvolte in malattie gravi che alterano il normale coso della vita di coppia. I ricercatori suggeriscono perciò che i medici avvisino la coppia di coniugi sui rischi di una separazione o di problemi di coppia quando il partner, soprattutto se è donna, è affetto da una grave patologia.
L’identificazione precoce di eventuali problemi di coppia, ed un intervento di carattere psicosociale sarebbero inoltre utili per prevenire distacchi e separazioni, che potrebbero avere ripercussioni notevoli sulla qualità della vita del malato e sull’efficacia delle cure.