Livelli costantemente alti di stress, secondo alcuni ricercatori statunitensi, causerebbero alterazioni profonde, a livello di DNA, che potrebbero significare l'insorgenza di tumori maligni.
Come riportato dalla più importante rivista scientifica britannica (se non del mondo intero), infatti, lo stress potrebbe causare alterazioni profonde addirittura a livello di DNA.
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Il discorso, come puntualizzato dagli studiosi statunitensi, non riguarda soltanto problemi estetici e fisici minori (pensiamo ai vari mal di pancia prima degli esami o di altri eventi importanti della nostra vita o alla caduta dei capelli, accelerata proprio da questo disagio) bensì vere e proprie malattie, altamente debilitanti quando non mortali.
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Stiamo parlando, infatti, di disturbi davvero molto gravi, quali ulcere o tumori maligni.
La correlazione fra i due eventi, ovverosia tra elevati e “cronici” livelli di stress e l’insorgenza di numerosi problemi fisici (ovverosia una somatizzazione profonda di alterazioni a livello psicologico), sebbene fosse sospetta ormai da tempo, non era mai stata dimostrata in maniera così netta e precisa.
Lo studio, che sinora ha riguardato soltanto alcune cavie di laboratorio (anche se, assicurano gli esperti, la sperimentazione umana comincerà a breve) è consistito in iniezioni giornaliere di adrenalina che simulassero livelli di stress cronico davvero elevato.
Le conseguenze sono apparse, avvertono i medici, disperate sin da subito e, dopo verifica, è emerso quanto volevasi dimostrare: livelli elevati e costante di stress causano danni fisici a volte irreversibili come afferma Robert J. Lefkowitz: “Questi risultati potrebbero darci una spiegazione plausibile di come lo stress cronico può portare a una varietà di condizioni umane e di disturbi, che vanno da quelli puramente estetici, come i capelli brizzolati, a patologie ben più gravi, come i tumori maligni”.