Si tratta di un esame del sangue che sostituisce la biopsia e offre una diagnosi più accurata per identificare l’aggressività del tumore
Da adesso in poi c’è un nuovo esame diagnostico che consente di poter identificare con maggiore accuratezza il tumore alla prostata nei pazienti con PSA elevato.
Il nuovo test consente anche di limitare il numero delle biopsie non necessarie. Il nuovo test si chiama 2pro PSA e phi ed è disponibile presso il Servizio di Patologia Clinica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma. Il nuovo test è più specifico rispetto a quelli attualmente in uso, vale a dire il PSA totale e il PSA libero. Il nuovo esame non è invasivo e si effettua attraverso un semplice prelievo di sangue: è in grado di poter stabilire da subito l’aggressività del tumore che permette di identificare immediatamente i pazienti con un tumore clinicamente significativo in modo tale da poterli sottoporre a immediate cure specifiche. Si affianca agli attuali test del PSA totale e del PSA libero per ottenere una diagnosi più accurata.
Il nuovo test ha anche il vantaggio di avere un costo contenuto rispetto alla abituali biopsie: anche se non è servizio attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale, ma è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione, rappresenta senza dubbio un modo efficace che tutela il paziente e abbatte i costi della struttura pubblica. Da un punto di vista statistico il tumore della prostata è il tumore più frequente tra i soggetti di sesso maschile: solo nel 2012 sono stati diagnosticati 36.000 nuovi casi e sembra proprio che si tratti di un numero destinato ad aumentare nell’arco dei prossimi decenni.
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