Primo trapianto di cellule staminali emopoietiche

Il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche, tecnica chirurgica (estremamente delicata e complessa) sino ad oggi solamente teorizzata, potrebbe divenire una realtà concreta e consolidata, utilissima ai fini del trattamento e della cura delle più svariate patologie neoplastiche afferenti il sistema emopoietico, grazie al formidabile team di chirurghi del Centro di Ematologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, sede, tra le altre, di una delle più importanti ed antiche scuole di medicina del Vecchio Continente, la Scuola Medica Salernitana.

CURARE LA LEUCEMIA

Il trapianto, effettuato a metà gennaio su un uomo di 55 anni affetto da mieloma multiplo, o malattia di Kahler-Bozzolo (patologia delle più severe afferente il sistema immunitario dell’individuo), sarebbe stato eseguito, in particolare, dal direttore del Centro di Ematologia, il dott. Carmine Selleri, e dalla ultra-specializzata equipe di chirurghi formatasi alla Scuola Medica Salernitana.

Oggi l’uomo, all’indomani delle dimissioni, starebbe molto bene e, stando a quanto dichiarato dagli organi stampa dell’ospedale universitario salernitano, si sarebbe completamente rimesso dalla propria gravissima malattia.

COS’E’ LA LEUCEMIA

Lo scopo del Centro di Ematologia, come confermato oggi dal dott. Carmine Selleri in persona nel corso della conferenza stampa seguita alle dimissioni dell’illustre paziente, è ora quello di divenire un centro d’eccellenza per il trattamento delle più svariate patologie emopoietiche umane, nei confronti delle quali, anche grazie all’impegno della struttura salernitana leader nel settore, l’Italia avrebbe fatto passi da gigante nei confronti dei paesi europei.

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