Molte donne italiane ed europee rischierebbero il tumore al seno a causa dell'utilizzo di protesi mammarie difettose.
► CANCRO AL SENO LEGATO A VARIAZIONE GENETICA
Proprio per questo motivo, a moltissime donne europee considerate a rischio, tra cui figurano anche circa 5.000 italiane, sarebbero stato consigliato, dagli enti competenti delle rispettive nazioni di appartenenza, di sottoporsi a specifici controlli che verifichino la qualità delle protesi loro impiantate e, in caso di riscontro positivo, di recarsi dal proprio chirurgo plastico per la rimozione e l’eventuale sostituzione della succitate protesi.
► OLIO DI OLIVA PREVIENE I TUMORI AL SENO
L’operazione, naturalmente, sarà costosa e probabilmente proibitiva per molte donne ma, per favorire una pratica che potrebbe salvare moltissime persone, i competenti Ministeri italiano e francese hanno già confermato come, nel caso in cui il medico dovesse riscontrare l’avvenuto danneggiamento delle protesi o del tessuto mammario circostante oppure ancora la rottura della protesi impiantata in una donna già precedentemente sottoposta a mastectomia, le spese mediche saranno a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
► UTILITÀ DELLO SCREENING PER IL TUMORE AL SENO
Le donne interessate dal problema, secondo alcune preliminari stime prudenziali, sarebbero più di 30.000 solamente in Francia e come un buon numero di esse, ovverosia circa una decina, avrebbero contratto il cancro al seno in seguito all’utilizzo delle protesi mammarie incriminate.