Il tumore della vescica è al quarto posto per mortalità maschile nel mondo occidentale. Una volta fatta la diagnosi, specie se precoce, il tasso di sopravvivenza è piuttosto alto (ciò significa che esistono terapie valide per la cura), ma purtroppo le vittime di questa forma di cancro sono ancora troppe. ecco perché è importante saperne riconoscere prontamente i sintomi. Vediamo insieme quali sono.
Sintomi iniziali
Il carcinoma della vescica si può diagnosticare precocemente perché provoca numerosi sintomi nelle vie urinarie, che ovviamente non bisogna mai trascurare. Tra i più comuni troviamo:
Sangue nelle urine
Nella maggior parte dei casi, il sangue nelle urine (noto anche come ematuria) è il primo segnale di pericolo di cancro alla vescica. A volte, c’è sangue sufficiente per cambiare il colore delle urine e quindi diventa visibile ad occhio nudo: a seconda delle quantità di sangue contenute le urine infatti possono cambiare colore e diventare arancione, rosate o più raramente rosso scuro. In tutti gli altri casi le tracce di sangue sono visibili con un semplice esame delle urine, che può essere prescritto in seguito ad un controllo di routine o per verificare la causa di alcuni sintomi. In caso di tumore della vescica (come per altre cause), il sangue non è costante, può andare e venire, inizialmente senza altri disturbi correlati. Non sempre significa cancro della vescica, va sottolineato, anzi più spesso l’ematuria è provocata da condizioni benigne come infezioni delle vie urinarie o calcoli. L’importante è procedere con le indagini diagnostiche per escludere la problematica peggiore.
Cambiamenti nel flusso urinario
Un carcinoma della vescica a volte può causare cambiamenti nella minzione, come ad esempio: stimolo frequente ad urinare o bruciore durante l’emissione della pipì. Sono gli stessi disturbi di un’infezione e di altre condizioni benigne, ma anche in questo caso, si tratta di fattori da non trascurare. Nell’uomo possono essere anche sinonimo di un ingrossamento della prostata.
Sintomi di tumore avanzato alla vescica
Quando la diagnosi non avviene precocemente si possono manifestare anche altri disturbi. Il tumore può diventare talmente grande da bloccare il flusso delle urine, provocare dolore su un lato della schiena, possono insorgere inappetenza e perdita di peso, dolore alle ossa e gonfiore ai piedi. Spesso questi sintomi -come altri- possono significare anche la presenza di metastasi.
Come si fa la diagnosi del tumore alla vescica?
In presenza dei sintomi sopra descritti il medico curante o lo specialista in urologia/andrologia -ginecologia potrebbe richiedere alcuni indagini diagnostiche di approfondimento, spece se sospetta un tumore della vecsica. Il primo step è sicuramente quello di un’anamnesi con esame fisico obiettivo, per valutare le condizioni cliniche generali del paziente. Il tutto andrà corredato da un esame delle urine completo che comprenderà l’uricoltura (per escludere un’infezione), un esame citologico (per controllare che non vi siano cellule cancerogene o pre-cancerogene), ricerca di marcatori tumorali nelle urine.
Se il sospetto è di un tumore della vescica è consigliata anche una cistoscopia (in anestesia locale- spinale o generale a seconda dei casi) atta a visionare l’interneo della vescica con sottili fibre ottiche ed eventualmente in presenza di tessuti sospetti a prelevarne piccole parti per una biopsia. La biopsia è l’unico test che dica con certezza se c’è un cancro della vescica, il tipo e la sua aggressività (o grado), tutti fattori utili per avviare la terapia del caso.
A tutto ciò vengono spesso abbinati test di imaging come l’ecografia, la TAC o la Risonanza Magnetica (per valutare anche un’eventuale diffusione di metastasi). Più specifiche sono l’urografia (radiografia con mezzo di contrasto) o il pielogramma retrogrado (test più raro perché più complesso da eseguire).
Leggi anche:
Fonte: Cancer.org
Foto: Thinkstock