Un cancro si dice primario del fegato se inizia in questo organo. E’ ritenuto abbastanza raro, mentre è più frequente la forma di tumore al fegato secondaria (ovvero di una metastasi proveniente da altri organi come la mammella, il polmone o il colon). Analizziamo insieme le varie forme primarie che sono di diverso tipo ed ognuna con caratteristiche diverse per aggressività, possibilità e metodiche terapeutiche.
Carcinoma epatocellulare (o tumore epatocellulare)
E’ la forma più comune di cancro al fegato negli adulti (4 su 5). A volte è anche chiamato epatocarcinoma . Si sviluppa dagli epatociti, le principali cellule di questo organo. Il carcinoma epatocellulare (HCC) può svilupparsi in vari modi:
- come un’ unica massa che cresce man mano e solo in fase molto avanzata si diffonde ad altre parti del fegato e/o ad altri organi.
- come tanti piccoli noduli in tutto il fegato: è una tipologia più frequente nelle persone affette da cirrosi epatica.
Al microscopio, i medici possono distinguere diversi sottotipi di carcinoma al fegato. Molto spesso questi sottotipi non influiscono sul trattamento o la prognosi, fatta eccezione per il fibrolamellare , rarissimo (meno dell’1%) che è considerato il meno pericoloso, con la prognosi più favorevole: colpisce per lo più le donne giovanissime, sotto i 35 anni e lascia abbastanza indenne il resto dell’organo se individuato precocemente.
Colangiocarcinoma intraepatica (carcinoma del dotto biliare)
Circa il 10% – 20% dei tumori che iniziano nel fegato sono colangiocarcinomi intraepatici: hanno origine dalle cellule che rivestono i piccoli dotti biliari (tubi che trasportano la bile alla cistifellea) all’interno del fegato. La maggior parte dei colangiocarcinomi può iniziare nei dotti biliari di fuori del fegato.
Queste forme di neoplasia sono spesso curate come il carcinoma epatocellulare.
Angiosarcoma e emangiosarcoma
Si tratta di tumori rari che iniziano in cellule che rivestono i vasi sanguigni del fegato. Le persone che sono state esposte al cloruro di vinile o di biossido di torio (Thorotrast) hanno maggiori probabilità di svilupparli. In altri casi si pensa siano causati da esposizione ad arsenico o radio, o ad una condizione ereditaria, conosciuta come emocromatosi ereditaria. In circa la metà di tutti i casi, non si evidenziano cause specifiche. Questi tumori crescono molto rapidamente e di solito sono troppo diffusi per essere rimossi chirurgicamente al momento della diagnosi. La chemioterapia e radioterapia possono aiutare a rallentare la malattia, ma questi tumori sono di solito molto difficili da trattare. Il piano terapeutico è quello dei sarcomi.
Epatoblastoma
L’epatoblastoma è una forma di cancro molto rara che purtroppo si sviluppa nei bambini, per lo più sotto i 4 anni. Le cellule dell’epatoblastoma sono simili a quelle epatiche fetali. Circa 2 bambini su 3 affetti da tale tumore sono trattati con successo con la chirurgia e la chemioterapia, anche se sono più difficili da curare se la diagnosi avviene tardivamente e si sono diffusi fuori dal fegato.
Tumore al fegato secondario
Nella maggior parte dei casi di tumore al fegato, va sottolineato, si tratta di metastasi, ovvero di cellule tumorali che si sono staccate da un altro organo malato: pancreas, colon, stomaco, seno, o polmoni. In tali casi si parla di cancro al fegato secondario. Questi tumori sono chiamati e trattati in base al loro sito primario (da dove sono partiti). Ad esempio, il cancro che ha iniziato nel polmone e diffuso al fegato è chiamato cancro al polmone con la diffusione al fegato , non il cancro al fegato, ed è trattato come il tumore ai polmoni. Negli Stati Uniti e in Europa, i tumori (metastasi) epatici secondari sono più comuni del tumore primario del fegato. Il contrario è vero per molte zone dell’Asia e dell’Africa.
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