Una volta che viene diagnosticato un tumore della ghiandola surrenale, si potrà procedere con la cura. Esistono diverse opzioni terapeutiche che- come in ogni neoplasia- andranno valutate con precisione dall’oncologo in relazione alla stadiazione della malattia e allo stato di salute generale del paziente. E’ sempre buona norma prendersi del tempo ed anche ricercare un secondo parere medico prima di accettare una terapia, per essere pronti e soprattutto per avere il tempo di trovare un centro specializzato in questa forma di tumore che è piuttosto rara. Le principali terapie sono rappresentate comunque, come per altre forme di cancro, la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia e l’utilizzo di altri farmaci. Vediamo nel dettaglio.
La chirurgia per tumore del surrene
Il principale trattamento per il tumore del surrene consiste nella rimozione della ghiandola surrenale o surrenectomia. Il chirurgo rimuove il tumore ed i tessuti immediatamente adiacenti, fin quanto è possibile; se nelle vicinanze ci sono linfonodi ingrossati vanno asportati anche quelli. In genere il chirurgo fa un’incisione sull’addome, ma per piccoli tumori si può intervenire anche dalla parte posteriore, subito sotto la costola.
In taluni casi si può eseguire anche l’intervento in laparoscopia che permette un recupero più rapido per i pazienti trattandosi di una metodica minimamente invasiva. S preferisce però utilizzarla per piccoli tumori o in caso di adenoma.
La radioterapia
La radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. I trattamenti di radioterapia esterna si eseguono di solito una volta al giorno per 5 giorni a settimana e per più settimane, ma tutto dipende dai singoli casi. Ogni seduta dura pochissimi minuti e non è fastidiosa.
Negli ultimi anni si utilizza anche la brachiterapia (o radioterapia interna) che utilizza piccole palline di materiale radioattivo collocati accanto o direttamente nel tumore, a volte in sottili tubi di plastica. Questi vengon applicati e lasciati localmente per un tempo determinato dalla terapia prestabilita. Raramente è utilizzata però in caso di carcinoma cortico-surrenale.
La radioterapia non è comunque la metodica principale per combattere questa forma di tumore: la si utilizza –quella esterna- come terapia adiuvante, dopo l’intervento chirurgico. Tra i comuni effetti collaterali della radioterapia troviamo:
• Nausea e vomito
• Diarrea (se una zona dell’addome viene trattata)
• Cambiamenti della pelle nella zona irradiata, che può variare da arrossamenti a vesciche e peeling
• Perdita dei capelli/peli nella zona trattata
• Stanchezza
• Emocromo basso
La chemioterapia per il cancro del surrene
La chemioterapia sistemica (chemio) consiste nel fornire farmaci antitumorali per via endovenosa (o per bocca) : vanno in circolo nel sangue per raggiungere le cellule tumorali metastatiche. Non funziona infatti come cura di questa neoplasia, ma la si utilizza in caso di metastasi o quando la massa è troppo grande per essere operata.
Mitotano
Il Mitotano è il farmaco più utilizzato: blocca la produzione eccessiva di ormoni e distrugge le cellule malate (ma anche le sane):abbassando i livelli di cortisolo ed altri ormoni può dare una sensazione generale di malessere e debolezza. A questo medicinale per tale motivo si può abbinare una terapia ormonale sostitutiva. A volte si somministra per breve periodo dopo la chirurgia, per uccidere le cellule neoplastiche in circolo e quindi evitare o ritardare una recidiva. In altri casi viene somministrato più a lungo, in media per un anno. Può causare gravi effetti collaterali: nausea, vomito, diarrea, eruzioni cutanee, confusione e sonnolenza. E’ una pillola.
Altri farmaci chemio utilizzati per tumore del surrene
Altri farmaci chemioterapici sono a volte combinati con il mitotano per trattare il tumore del surrene avanzato. I farmaci più usati sono:
• La combinazione di cisplatino, doxorubicina (Adriamicina ®), e etoposide (VP-16) più mitotano
• Streptozocina più mitotano
Alcuni altri farmaci chemio sono utilizzati meno spesso, come ad esempio:
• Paclitaxel (Taxol ®)
• 5-fluorouracile (5-FU)
• Vincristina (Oncovin ®)
I farmaci chemioterapici uccidono le cellule tumorali, ma possono anche danneggiare alcune cellule normali. Come è noto possono avere una serie di effetti collaterali, che variano da caso a caso e sono:
• Nausea e vomito
• Perdita di appetito
• Perdita di capelli
• Eruzioni cutanee su mani e piedi
• Ulcere nella bocca
• Emocromo basso
Poiché la chemioterapia può danneggiare le cellule del sangue che producono il midollo osseo, i pazienti possono avere una conta dei globuli bassa. Questo può portare a:
• Aumento del rischio di infezione (a causa di una carenza di globuli bianchi)
• Sanguinamento o lividi dopo tagli o lesioni non gravi (a causa di una carenza di piastrine nel sangue)
• Anemia (a causa della diminuzione del numero di globuli rossi)
La maggior parte degli effetti collaterali scompaiono una volta che il trattamento viene interrotto.
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Fonte: Cancer.org
Foto: Thinkstock