L'uranio impoverito viene ottenuto come scarto del procedimento di arricchimento dell'uranio; oltre ad avere un utilizzo nelle applicazioni civili, viene usato per la preparazione di munizioni anticarro e per le corazzature di alcuni sistemi d'arma.
L’utilizzo dell’uranio impoverito da parte dei militari italiani, nonostante sia stato fortemente negato in diversi documenti ufficiali del Ministero della Difesa, è sospettato da diverse organizzazioni della società civile a causa soprattutto di diversi casi di tumore che si sono verificati tra il personale civile e militare nelle basi militari.
Nel 2001 il Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia dichiarò che l’uso di armi all’uranio impoverito da parte della NATO doveva venire considerato un crimine di guerra.
Detto ciò, molti militari che hanno preso parte alla Guerra del Kosovo e alla Guerra del Golfo, hanno accusato delle malattie molto gravi al ritorno dalle missioni che prendono il nome di Sindrome dei Balcani.
Tra queste ci sono la leucemia, i linfomi di Hodgkin e altre forme di tumore; i primi casi risalgono al 1999 quando un soldato morì di leucemia al ritorno da una missione in Bosnia.
Proprio recentemente è emerso che oltre 2000 militari italiani risulterebbero essere contaminati e le morti accertate ad oggi risultano essere 77, ma nei prossimi ani il numero sicuramente aumenterà.
Il fatto è che i militari in Kosovo, per eliminare gli esplosivi, mettevano in fosse grandi quantità di materiale sequestrato, per poi farlo esplodere e renderlo così inutilizzabile; ebbene, l’aria veniva intrisa di sostanze tossiche che venivano inalate sia dai militari che dai civili.
Nel giro di sessanta minuti queste sostanze entrano in circolo nell’organismo e nel giro di 24 ore s sviluppano già delle patologie molto gravi; infatti molti cittadini che si trovano nei pressi delle cave che vennero fatte esplodere, sono morti a distanza di una paio di anni a causa di malattie respiratorie trasformatesi in forme tumorali o anche per tumori sviluppatisi in altre parti del corpo.