I sopravvissuti al tumore hanno spesso problemi di sonno, lo yoga può aiutarli a ritrovare la condizione normale.
Sono molti gli studi attuali su quali approcci complementari utilizzare in parallelo alle cure specifiche per alleviare od evitare gli effetti collaterali delle cure anti-tumore.
Tra queste si stanno studiando le proprietà dello zenzero, che sarebbe efficace per alleviare il senso di nausea, oppure il gingko biloba, che sarebbe invece utile per ridurre il senso di stanchezza.
Tra le pratiche studiate c’è anche lo yoga, un metodo non invasivo che già in passato aveva dimostrato di essere utile, soprattutto per ridurre le difficoltà nel sonno.
I ricercatori britannici hanno preso in considerazione un gruppo di 410 pazienti di età media di 54 anni e dei quali il 75% era stato affetto da tumore al seno, che avevano concluso i cicli terapeutici contro il tumore, ad alcuni dei quali, in maniera casuale, è stato chiesto di sottoporsi a sedute di yoga per 75 minuti due volte alla settimana. Le sedute comprendevano sia esercizi di respirazione che di meditazione.
Dopo quattro settimane, i pazienti che praticavano yoga sono risultati essere meno stanchi ed assonnati durante la giornata, risultavano avere un umore migliore ed una qualità della vita più alta ed infine avevano meno bisogno di farmaci per il sonno, rispetto a coloro che non avevano partecipato alle sedute.
Lo yoga, secondo i ricercatori, potrebbe contribuire a ridurre l’ansia e quindi la produzione degli ormoni dello stress.
Resta da capire, concludono i medici, se tali risultati positivi fossero dovuto allo yoga di per se, oppure se si tratta di un miglioramento semplicemente dovuto al fatto che si pratica un’attività fisica, oppure ancora quanto entrano in gioco la meditazione o il fatto di aver partecipato insieme ad altri all’esperienza, che potrebbe aver apportato un sostegno sociale di grande aiuto nel combattere i disturbi del sonno.